Ultimamente mi sveglio sognando, mi sveglio sognando che si possa arrivare ad avere un'esistenza priva di problemi e di maleducazione.
Ovviamente è un pensiero che non può trovare riscontro con la realtà.
Vivendo una vita su una sedia a rotelle mi trovo costretta tutti i giorni a sbattere il muso contro la mancanza di senso civico e di empatia di tante, troppe persone.
Dire che una persona non ha senso civico non significa giudicarla come"cattiva" ma significa ritenerla una persona priva di sensibilità ed è una persona che non vorrei mai nella mia vita.
Nella mia regione c'è una grande mancanza di servizi per il trasporto pubblico che sia funzionale ai disabili e non. Questo è incivile.
Lo definisco incivile perchè è come non considerare i disabili normali, non pensare che possano avere una vita normale e soprattutto costringerli a rimanere chiusi in casa o a sborsare di tasca propria soldi su soldi per il trasporto ad associazioni che si definiscono di volontariato.
E' incivile anche vedere come non venga attuato un abbattimento sistematico delle barriere architettoniche, e come non vengano rispettate le norme basilari del rispetto comune.
Quasi tutti i giorni vedo posti per disabili occupati da gente normodotata. e nonostante questo vedo negli altri, gli stessi che per buonismo ti danno una mano o ti si avvicinano che giustifica tale atto. Ancora peggio è vedere persone che se gli fai notare la cosa si indispettiscono.
Ora ci sono due domande che mi pongo.
La prima è:"Ma se queste persone non hanno rispetto per la disabilità, perchè il disabile dovrebbe averne nei confronti suoi? Perchè non dovrebbe chiamare i vigili?"
La seconda è" Ma se ci fossi tu su una sedia a rotelle cosa faresti?"
Saresti flessibile?
Vorrei ricordare che la disabilità non è una prerogativa di pochi, ma può toccare tutti.
Quando mancate di attenzione verso questa problematica mancate di rispetto . Mancate di rispetto anche alle famiglie e agli amici delle persone con disabilità e rendete a tutti loro la vita ancora più difficile.
Vorrei sottolineare che non è scontato che la persona diversamente abile abbia la forza, le capacità e soprattutto i mezzi per lottare una vita intera.
Così come non è scontato che un disabile voglia essere sempre "incazzato".
Dietro ad una carrozzina può esserci un grande cervello disposto a lottare per abbattere i muri di ignoranza .
Dott.ssa Fausta Di Berardo
Responsabile Regionale Osservatorio Diversabilità Teramo.