mercoledì 1 maggio 2013

SENSIBILIZZIAMOCI A VICENDA.

                                                         
Come disabile mi sono sempre chiesta cosa sia per i normo dotati la disabilità.
La sensibilizzazione all'handicap deve partire anche dal presupposto che si possa essere consapevoli di cosa faccia veramente paura, e soprattutto dei "pregiudizi" innati che la maggior parte delle persone hanno.Uso la parola pregiudizio perchè è la più adatta, ma non la adopero con un'accezione negativa.
Mi trovo spesso a sentire opinioni strane, e a tratti offensive, sul disabile da persone che stimo molto, il che mi induce a pensare che spesso si tratta di una non consapevolezza di cosa sia la disabilità.
Con questo articolo vorrei raccogliere più commenti possibili sul concetto che si ha della disabilità, vorrei dei commenti veri, non velati di buonismo e soprattutto vorrei capire quanto veramente spaventa la diversità. Spero che in tanti mi lascerete la vostra opinione. 
Dott.ssa Fausta Di Berardo
Responsabile Osservatorio Regionale Diversabilità Teramo.

2 commenti:

  1. VERO è.... l'handicap fa paura, non è vero poi, che la famiglia dove si convive con la disabilità venga aiutata e supportata dallo stato , a volte neanche dalla famiglia d'origine.

    Io madre di una disabile non ho ricevuto supporti dalla mia famiglia, né morali né materiali, nessuno della mia famiglia, a partire dai miei genitori, fratelli e sorelle. sono stati in grado di affrontare l'handicap, solo una velata pietà....invece mi sono rimboccata le maniche, sin da quando c'è stata coscienza e consapevolezza dei limiti di questa società... ho lottato contro la burocrazia, affinché , oggi mia figlia si possa sentire parte integrante ed attiva , della mia famiglia posso dire una sola cosa: le favole non si possono scrivere e descrivere quando non esistono.
    Ho sempre creduto in mia figlia, le voglio un gran bene, la stimo, spero e le auguro un futuro radioso, lontano dai parenti!!

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  2. Credo che a "spaventare" della disabilità, sia il fatto di non sapere se ciò che si sta per dire o per fare, possa urtare la sensibilità del disabile. Io sono abituato a trattare un disabile allo stesso modo in cui tratto un normo dotato, però anch'io spesso tendo a bloccarmi per paura di dire o fare qualcosa di "offensivo"...credo sia solo una mancanza di conoscenza vera della condizione...conoscenza che solo stando nella stessa condizione di chi vive una disabilità, può essere compresa a fondo.

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