ROMA. Le famiglie con una persona con gravi disabilità in casa, avranno una riduzione dell’Imu. Lo ha dichiarato questa mattina in una conferenza stampa Michele Colangelo, nuovo delegato comunale per le politiche della disabilità. «La questione del pagamento dell’Imu è un problema generale e di carattere nazionale, ma nel caso delle famiglie con disabili è una vera emergenza, perché devono affrontare molti costi collaterali – dichiara Colangelo – Ne ho parlato con il sindaco Alemanno che ha preso l’impegno di prevedere, a partire dalla prossima scadenza della tassa, a una riduzione per i disabili gravi, per sottolineare che questa è un’amministrazione che guarda alle fasce più deboli della popolazione».
LE IDEE. Sono quattro le proposte avanzate da Colangelo per migliorare la vita dei disabili: tra queste, un progetto sull’ autismo che vedrà, nei vari municipi, l’inserimento di “figure specializzate per il miglioramento dell’autonomia. Un’ altra proposta avanzata riguarda il rilascio dei permessi «Non è possibile che un disabile per avere un pass debba giustificare tutto quello che fa – dichiara il delegato – questa idea deve essere superata, le persone con disabilità non possono rendicontare la propria vita». Per quanto concerne l’accessibilità, Michele Colangelo ha elaborato una proposta in collaborazione con l’assessorato ai Lavori Pubblici, che prevede un report in tempo reale per monitorari i lavori e vedere se vengono effettuati a norma di legge. «Questo servirà a ridurre i costi, perché anziché scoprire dopo che le cose sono state fatte male, si monitora da subito».
VICINO AI DISABILI. Per evidenziare i disservizi del trasporto urbano, il delegato ha proposto la creazione di un numero verde . «A Roma il trasporto pubblico è inaccessibile – spiega Colangelo – se i disabili fossero messi nella condizione di poter prendere i mezzi pubblici l’amministrazione risparmierebbe in servizi sostitutivi». Il delegato alla disabilità ha anche annunciato che dopo il 6 gennaio insieme al vicesindaco Belviso presenterà due riforme strutturali: quella dell’assistenza domiciliare e quella per il trasporto. «In molti mi hanno chiesto perché ho accettato di ricoprire questa carica alla scadenza del mandato. Credo che in tempi così difficili non si può lasciare scoperto il nodo della disabilità. Le famiglie necessitano di un ascolto quotidiano – continua Colangelo -. Le proposte che ho fatto all’amministrazione non potranno essere provvedimenti strutturali, per la ristrettezza di tempi del mandato, ma iniziative concrete e realizzabili».
di Sabrina Rufolo
(tratto da "Comunicare Sociale del 20/12/12)
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