Natale “disabile”: racconti, esperienze, idee nelle parole dei familiari
La “solitudine”, la “fatica”, la “rabbia”, ma anche la “creatività”: quando in casa c’è la disabilità, vivere il Natale come una festa è una vera sfida. Ecco come la racconta chi ogni giorno, feste incluse, provvede alla cura dei propri familiari
- “Il nostro Natale”: insieme, senza “dover chiedere continuamente scusa”Nasce su Facebook l’iniziativa di alcune famiglie di persone disabili: dall’esperienza della solitudine, vissuta da molte di loro in occasione del Natale, l’idea di formare dei gruppi nelle diverse regioni e festeggiare insieme
- Dalla “Befanetta” ai “mini-siblings”: il Natale di Villa PointFabiana Gianni, mamma di tre figlie, di cui una gravemente disabile, ha inaugurato da poco una fondazione a San Felice al Circeo. “Da noi arriverà una befana in carrozzina, il 26 gennaio: in ritardo, perché ha trovato tanti ostacoli”
- Natale con “Asperger”: genitori raccontano la loro “faticosa” festaAlessio ha 23 anni e per lui il Natale, è “buon cibo, regali e quel saluto agli amici fuori dalla chiesa, senza entrare”. Matteo ha 12 anni e “la confusione della festa lo agita. Siamo in tanti, a Natale, ma con lui siamo come soli”
- Sla: l’assistenza innanzitutto. Poi lo spumante in camera da lettoAndrea Pancallo racconta la malattia del papà, Domenico: dal viaggio della speranza in Cina al peggioramento inesorabile: “Ho abbandonato gli studi a 16 per stare accanto a lui. I suoi bisogni sono sempre in primo piano”. Anche a Natale
- Come Maria e Giuseppe: il natale con “un figlio scomodo e diverso”Katia ha due figlie, di cui una con una grave malattia genetica. “La sera della Vigilia le permettiamo di restare più tempo in carrozzina. Lei la mattina dopo dorme fino a tardi, io mi sveglio alle 6, come sempre, per prestarle tutte le cure”
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